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Tragedia al Garga

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Ferro
Mon Jun 05 2006, 03:13PM

Chi osa vince!

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Garda maligno. Un sub ha perso la vita al largo di Navene. L’amico ha tentato di rianimarlo fino all’arrivo dei soccorritori
Tragica immersione, muore un dentista
È un cinquantenne di Angiari che si è sentito male mentre era sott’acqua

La bella stagione, e i primi caldi, hanno portato sul Garda i turisti ma anche gli appassionati degli sport acquatici. E puntuali, purtroppo, si sono presentati anche i primi incidenti. Ieri a Malcesine. un subacqueo di 50 anni, Marzio Meneghello, è morto, probabilmente per annegamento, nelle acque del lago in tarda mattinata. È il primo decesso dell’anno sulla sponda veronese del Benaco, anche se alcune settimane fa, nelle acque di Torri del Benaco, due subacquei si erano sentiti male e una giovane di 36 anni aveva avuto una grave embolia polmonare. Ogni anno specie nell’alto Garda, nella striscia di terra compresa tra Torri e Malcesine, fino quasi all’inizio delle gallerie che separano il Veneto dal Trentino, sono molti gli incidenti che accadono a subacquei. E purtroppo, spesse volte, questi incidenti divengono fatali per gli sportivi.
Marzio Meneghello, 50 medico dentista che abitava ad Angiari in via Boscarola, era arrivato ieri mattina a Navene in compagnia dell’amico Antonio D. di 26 anni, residente a Villabartolomea. L’incidente è accaduto a circa 39 metri di profondità. I due sportivi conoscevano bene la zona, perché si erano già immersi numerose altre volte in quel punto del lago, al largo di Navene, la frazione più a nord di Malcesine, a pochi metri dal nuovo bellissimo porto turistico dell’ultimo paese della sponda veronese del Garda. Meneghello era un sub esperto e prudente. A quanto si è potuto apprendere, Meneghello è improvvisamente scomparso dalla vista dell’amico mentre i sub si trovavano già a diversi metri di profondità. Solo pochi minuti prima i due si erano fatti cenno che tutto andava bene e stavano proseguendo con tranquillità la loro ricognizione. Non vedendo più l’amico, il ventiseienne, dopo una rapida ricerca subacquea, ha deciso di riemergere, pensando che Meneghello, per qualche motivo, avesse deciso di tornare in superficie. Ma invano. Il giovane è quindi uscito dall’acqua per cercare l’amico nei pressi dell’automobile ma non trovandolo ha dato l’allarme da un vicino albergo. La centrale operativa di Verona emergenza ha immediatamente fatto scattare i soccorsi: Antonio, indossate di nuovo le bombole, è ritornato a cercare freneticamente il compagno nelle acque del Garda. Purtroppo, dopo pochi minuti, è riuscito a trovare il corpo dell’amico, poco lontano da dove si erano salutati sott’acqua l’ultima volta. Il giovane, con le proprie forze, è riuscito a recuperare il corpo di Marzio Meneghello e a portarlo prima in superficie e poi a riva, dove ha immediatamente tentato di rianimarlo, fino all’arrivo dei soccorsi. Pochi istanti dopo sono giunti sul posto gli uomini della guardia costiera di Bogliaco, i carabinieri di Malcesine, la motovedetta della polizia di Riva del Garda, la polizia municipale e l’ambulanza del pronto soccorso del vicino ospedale di Malcesine, inviata dal 118 arrivata a Navene dopo soli 5 minuti dalla segnalazione, verso le 12.50. Successivamente è pure atterrato l’elicottero di Verona Emergenza, nello spiazzo a nord del nuovo porto. Anche gli infermieri del 118 hanno proseguito, per oltre 25 minuti, la rianimazione cardiopolmonare, praticando inoltre anche aspirazioni con l’apposita apparecchiatura dell’ambulanza. Ma ormai era troppo tardi. Impossibile per il momento stabilire se il dentista di Angiari si sia sentito male e sia poi annegato, se abbia avuto una embolia polmonare, o se infine siano state le ancora gelide acque del Garda a contribuire al malore. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma e dovrà decidere se disporre l’eventuale autopsia. Nel primo pomeriggio, il giovane compagno di Meneghello, sconvolto dall’accaduto, è stato soccorso dagli infermieri di Verona emergenza e poi accompagnato dai carabinieri di Malcesine per la deposizione e per cercare di stabilire nel dettaglio l’accaduto.

Tratto da "L'Arena"
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